Nell’esprimere la mia solidarietà al sindaco Rocca non credo
sia utile adoperare frasi di circostanza. Il senso d’isolamento che egli esprime mi colpisce non solo in quanto è sindaco,
ma anche in quanto è giovane. Tutti, difatti, possiamo incoraggiare un giovane,
anche con suggerimenti molto utili. Ma quando un primo cittadino si ritrova a
lottare da solo per la sua gente e per la sua terra non sempre le parole
bastano. Di questi tempi, anche a causa della criminalità, è sempre più
difficile fare l’amministratore nella Locride.
E non solo perché è diventata un’impresa garantire i servizi o
combattere contro una mentalità prevaricatrice che tenta di condizionare tutto (ed
è la forza di una “concezione” che nega ogni forma di diritto). La criminalità
ci aggredisce ed i giovani se ne vanno, abbandonano del tutto l’idea di fare
politica, vanno a cercare lo Stato lontano da qui, le “cose che funzionano” da
un’altra parte. La criminalità vuole questo disimpegno delle persone corrette,
vuole che la disoccupazione crei una subcultura imposta attraverso
condizionamenti e ricatti. Per questo, se non ci saranno risposte forti a quest’ennesimo
episodio di sopraffazione, la criminalità (che ci osserva) aumenterà sempre più
il suo potere terribile sulla nostra terra e quindi su tutti noi.
PIETRO CRINO’