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Nella foto, Pasquino Crupi a Casignana il 22 settembre del 1972 |
Non so se la Calabria ed il Meridione tutto abbiano riconosciuto pienamente i meriti e le battaglie culturali di Pasquino Crupi. Certo è che con la morte di questo grande intellettuale scompare il difensore più autentico del meridionalismo e della cultura di tutto il Sud Italia. Lucido, geniale, polemista formidabile ma anche animo sincero ed onesto Pasquino ha lavorato fino alla fine, continuando ad indignarsi e scrivendo ciò che pensava senza fingimenti, sempre controcorrente e sempre con coraggio. Da direttore de La Riviera non ha fatto sconti a nessuno ma ha anche sostenuto chi non aveva la forza mediatica di resistere alle tante ingiustizie di questa terra. Maestro esemplare per tanti giovani parlava come scriveva, ovvero con una capacità di elaborazione mentale del linguaggio quasi insuperabile. Il valore dell'amicizia che mi ha sempre dimostrato, invece, appartiene alla mia sfera privata e la conserverò intimamente. Al ricordo di questo grande uomo, al suo smisurato sapere, alla sua ironia mai banale, al suo amore per questa terra e per i suoi uomini, resterò per sempre affettuosamente legato. Sappiano i giovani riscoprire gli scrittori del nostro territorio, imparino a conoscere bene l'opera di Pasquino, l'eroica resistenza del suo essere intellettuale, la sua immensa lezione culturale ed umana.